CantinAmena & Musica: Reciproca Attrazione

Qui a CantinAmena facciamo il vino con la passione di chi ama – innanzitutto – goderne. Per questo, esploriamo sempre nuovi punti di vista: stimolante è l’abbinamento musicale che, in una visione del tutto personale, si addice ai nostri vini.

Ad esempio, provate ad immaginare il contrasto tra i sentori di albicocca e di agrumi in Divitia. A noi ha fatto pensare a Peace di Ornette Coleman, un brano magnifico dove si libera l’improvvisazione dalle costrizioni musicali, dove ogni strumento è legato al temperamento degli altri, dove il pathos è quella cosa che ti scivola in gola e ti riconcilia con il mondo. Peace, appunto. Oppure pensate alla versione orchestrale di The Lady Rachel di Kevin Ayers: sublime malinconia esistenziale, elegante nostalgia e gioia di vivere al tempo stesso. Un sorso appena e Divitia fa sparire un sentore per farlo poi riapparire per incanto all’interno dell’altra sensazione che ne ha preso il posto. Un vino eccentrico, dunque, consigliato ai dandiessolitari e decadenti.

In Arcana, invece, il nome stesso racconta di un mistero gentile, come i frutti scuri che custodisce all’interno. Sembra di immergersi tra le folate di organo Hammond di Hymn to Mother Earth di Afreaka: carnali movimenti afro-caraibici stemperati da cori liturgici. Sembra di sprofondare nella ballata sciamanica di I’m the One di Annette Peacok, dove il languido, soffice blues viene illuminato da bagliori soul. Un vino dall’intensità segreta, dedicato a chi ama indagare sull’intimità e si perde tra le possibili spiegazioni. Senza sceglierne, possibilmente, nessuna.

Infine, Patientia: squisita, fitta struttura come quella di Nina Simone in Ain’t got no… I’ve got Life. Una robusta sensazione travolgente come un ritornello di poche note che però tradisce non poche sorprese, assaggio dopo assaggio. Per questo amiamo abbinare a Patientia anche una composizione a prima vista contraddittoria come la seconda delle Trois Gymnopédies di Erik SatiePatientia si gusta su due dimensioni parallele che – apparentemente – non si sfiorerebbero mai e questa è la sua principale virtù. Un vino per nulla superficiale, dedicato ad un’audience appassionata.

I nostri obiettivi

Ci impegniamo a produrre vini pregiati che arricchiscono il gusto e l'anima.

LA STORIA

Quella di CantinAmena è una storia di famiglia come ce ne sono tante nel territorio castellano. Nel 2004, spinti dalla passione e dall’amore per il vino, Valeriano e Maria Rosa Mingotti, i fondatori dell’azienda, acquistano uno storico vigneto sorto a Campoleone di Lanuvio durante la prima metà del secolo scorso. L’Azienda si estende su circa 18 ettari di terreno, oggi totalmente dedicati alla coltivazione biologica dell’uva, tranne un piccolo uliveto e ad un appezzamento di circa 1 ettaro coltivato a kiwi.

Il primo vino prodotto e commercializzato, nel 2011, è stato proprio il Patientia, un vino dalla personalità robusta, 50% Cabernet Sauvignon 50% Merlot al quale, con la vendemmia del 2013, si sono aggiunti l’Arcana (Cesanese in purezza) ed il bianco Divitia (Malvasia del Lazio 100%).

LA PASSIONE

La virtù dell’anima che chiamiamo pazienza è un dono di Dio, diceva Sant’Agostino, così come i frutti della terra e la vite. Con la pratica della pazienza si possono ottenere degli ottimi risultati nella vita e nei campi. Ne è testimonianza questa giovane azienda che coltiva in regime biologico le sue uve sulle lande vulcaniche dei Castelli Romani e produce con amore artigiano vini autentici e pieni di virtù.

LA VIGNA

I vitigni coltivati, senza uso di pesticidi di sintesi e diserbanti chimici, sono di origini diverse. Si va da quelli che sono espressioni tipiche del territorio e delle tradizioni locali, come Cesanese e Malvasia del Lazio, a quelli di respiro internazionale come Cabernet Sauvignon e Merlot.